Uscendo dalla città calabrese dello stretto di Messina ed imboccando la Salerno – Reggio Calabria in direzione nord, una volta usciti dalla tangenziale, si incontrano tre svincoli: “Reggio Calabria Porto” prima, “Reggio Calabria Gallico” poi, ed infine “Reggio Calabria Catona – Arghillà”. Di certo ogni reggino degno di essere definito tale conosce cosa specificamente sia Catona: un grande quartiere della periferia nord, confinante col limitrofo comune di Villa San Giovanni. Sorge tuttavia spontaneo, a questo punto, interrogarsi sull’origine del nome di questo abitato, riguardo al quale sono state in passato avanzate molteplici ipotesi, degne tutte di apprezzamento, ed alcune delle quali suffragate anche da testimonianze di linguistica, altre di archeologia, ed altre ancora da interpretazioni più specificamente fantasiose.
Una delle più accettabili tra le sopra citate interpretazioni riconduce l’origine di tale toponimo alla coltivazione del cotone, la quale fu importata in terra calabra ad opera dei Saraceni; per molti altri essa trae invece origine dal greco (kàto) (giù, in basso), espressione adoperata al fine di indicare il “paese sottostante” rispetto a coloro che vivevano invece sui monti. Un’altra scuola di pensiero invece, capitanata da M. Amari, sostiene esso derivi sempre dal greco, ma piuttosto dal sostantivo (kòite) (letto), passato successivamente ad assumere un senso più lato di “camera“, “albergo” e, presso i greci del Medioevo, “stazione per navi“. Secondo invece la tesi sostenuta dal Carbone-Gabrio, il toponimo trova origine nel greco (portnos) (baia, porto), poiché serviva da ormeggio per le navi greche che nell’antichità attraversavano lo stretto; altri ancora invece lo riconducono ad una leggendaria visita, nella stessa Catona, del celebre romano Catone, in onore al quale essa trasse dunque tale denominazione. Possiamo dunque in linea di massima affermare, insieme ad alcuni studiosi, che si tratta di un toponimo greco nella radice ma latino nell’espressione, (bilinguismo da attribuirsi non all’eredità propriamente classica ma alla tarda romanità ed alla permanenza bizantina in Calabria durata circa 500 anni), relativamente al quale la ricerca storica ci riporta pertanto a (katà ormon), (“presso l’approdo”).
Ma le ipotesi a riguardo non si fermano qui: due erano, infatti, le stazioni di imbarco presso la Sicilia durante l’età classica: Columna regina (Cannitello) e Fratum ad statuam (Catona): quest’ultima, specificamente, è anche citata da un’iscrizione presente a Polla (SA) nella quale Popilio, figlio di Caio, nell’indicare il percorso da Capua a Reggio, riporta le distanze per lo “stretto fino alla statua”. Non si hanno tuttavia altre notizie certe su tale statua peraltro distante, secondo le fonti, 6 miglia da Reggio, e che probabilmente raffigurava lo stesso console Popilio o un faro sormontato da qualche divinità; di sicuro, ad ogni modo, doveva avere una certa rilevanza per il luogo, a tal punto da poterlo designare con la sua presenza. Secondo tale lectio, dunque, si dedurrebbe che l’origine del nome dell’abitato sia da ricercare nell’espressione katà eikòna (“presso l’immagine della statua”), ridottasi col tempo in “catuna” e, quindi, “Catona”. Tale ipotesi è suffragata anche da altri approfondimenti linguistici: presso Pellaro vi è infatti la contrada Catizzone che nella radice rivela un’antica statio di origine Romana; ed, in conseguenza ad un’accurata analisi filologica, la voce latina statio ha solitamente come esiti, nelle lingue romanze, le desinenze -azzo, -zzone; e dovendo pertanto confrontare Catizzone e Catona, si può rilevare la differenza solo nella seconda parte poiché katà rimane in comune, mentre statio della prima località è sostituito da eikòn in Catona; ed ancora, si può ricordare a riguardo “A Furedda”, nome di un rione di Catona, espressione che in greco significa “terra della statua”. Abbiamo infine da percorrere la pista segnata dai cognomi “Perticone” e “Pellicone“, tipici di Catona, che rimandano al greco perì eikona, “nei pressi della statua”, e quella del dialetto reggino che vuole gli abitanti di Catona non Catunoti ma Catinoti, con la “i” intermedia, che riconduce pertanto all’antica iniziale greca eikon (statua): è da escludere, quindi, l’ipotesi che il termine “Catona” derivi dal bizantino “katùna” (“tenda” o “albergo“), in quanto “Catona” resta greca nel toponimo, anche se si tratta di una grecità bizantina, diversa dunque da quella italiota.
Catona: [katoːna], A Catùna in reggino) insieme ai quartieri Salìce, Rosalì e Villa San Giuseppe fa parte dell’ex VIII circoscrizione del comune di Reggio Calabria. Con circa 15 000 abitanti è nella zona costiera il quartiere più a nord della città, confina a nord con Villa San Giovanni, a sud con Gallico; si affaccia sullo stretto di Messina.
Storia
In epoca romana si ritiene che fosse situata la stazione d’imbarco per la Sicilia detta”ad fretum ad statuam”. Infatti a Catona giungeva la romana Via Popilia.
Nel1283 fu devastata durante la guerra del Vespro.Dante Alighieri, nel canto VIII del Paradiso, menziona il quartiere di Catona:
e quel corno d’Ausonia che s’imborga
di Bari, di Gaeta e di Catona
da ove Tronto e Verde in mare sgorga
Attraverso la storia di Carlo Martello d’Angiò, che morì prematuramente senza essere incoronato re di Napoli pur conoscendo le sue terre, Dante descrive il regno come un triangolo i cui punti estremi sono costituiti da Bari a est, da Gaeta a ovest, e da Catona a sud. Un tempo infatti Catona era una roccaforte importante e fu teatro delle guerre tra Angioini e Aragonesi. Ausonia è un eponimo che indica l’Italia. Inoltre, anche Giovanni Boccaccio, in una nota della Commedia di Dante Alighieri, menziona Catona “(…) Tra Messina in Cicilia e una punta di Calavria, ch’è di rincontro ad essa, chiamata Capo di Volpe, non guari lontana ad una terra chiamata Catona e a Reggio, è uno stretto di mare pericolosissimo (…)”
Manifestazioni
Molto importante nel panorama culturale reggino è Catonateatro con appuntamenti teatrali e musicali ogni anno presso l’Arena Neri sul lungomare di Catona. Molto importante è la ricorrenza della processione dedicata a San Francesco da Paola che si svolge la seconda domenica successiva alla Domenica di Pasqua e in estate la processione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Sempre in estate si svolge la festa della vela latina dello stretto , la corricatona e la Sagra della melanzana a Salice .
Turismo
La spiaggia di Catona, lunga 1,5 km, è tra i siti di importanza comunitaria ovvero località di rilevante interesse ambientale in ambito CEE (Spiaggia di Catona IT9350183); formata da una sabbia di color bianco di granatura media e risulta gradevole per il bagnante. Il mare è trasparente, cristallino, freddo e normalmente calmo (a meno che non ci sia vento di scirocco).La spiaggia di Catona presenta una caratteristica, basta scavare una buca nella sabbia per trovare acqua dolce, anche sulla battigia. Alcuni collegano questo fenomeno al più famoso miracolo di San Francesco.
La tradizione vuole che nell’anno 1464 Francesco da Paola, non avendo potuto pagare il traghettamento, partendo dalla spiaggia del quartiere di Catona, attraversò lo Stretto sul proprio mantello insieme ad un suo confratello. Una nota raffigurazione dell’evento è nell’arazzo di Edward Steinle conservato in Vaticano alla Galleria delle Carte Geografiche. La tradizione francescana ha fatto sorgere a Reggio, proprio nel quartiere Catona, il convento dei Minimi, edificato nel 1629 che, dopo varie ricostruzioni, è tuttora esistente. Il miracolo di San Francesco è ricordato sul lungomare Catona con un monumento di notevoli dimensioni (circa 15 m) ad opera di G. Polimeni. Un altro monumento in pietra arenaria che raffigura il Santo mentre naviga sul mantello con il suo accompagnatore, scolpito nel 1702, si trova collocato nel punto della costa dove originariamente avvenne il prodigio.
Dopo essere stato gravemente colpito dal Terremoto del 1908, nel 1927 Catona cessò di essere comune autonomo e fu aggregato alla “Grande Reggio”.
Monumenti, luoghi d’interesse, trasporti e sport
Trasporti
A Catona è presente un servizio di autobus che collega il quartiere con il centro cittadino mediante le seguenti linee:
- 102 Catona Concessa-Terminal Botteghelle
- 103 Catona Bolano – Terminal Botteghelle
- 101 Arghillà Sud – Piazza Garibaldi
In alternativa è possibile usare la stazione ferroviaria di Catona. La cittadina è collegata pure dall’autostrada A2.
Scuole
- Istituto comprensivo “Radice – Alighieri”
È strutturato in cinque plessi di Scuola dell’Infanzia, cinque plessi di Scuola Primaria, e due plessi di Scuola Secondaria di primo grado dislocati nelle varie frazioni del territorio comunale (Salice, Rosalì, Arghillà, Villa San Giuseppe, Villa Mesa, Catona Marina, Catona centro).
Università
- Scuola superiore per mediatori linguistici “Don Domenico Calarco
Nata nel 1982 come Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori grazie all’intuizione e alla lungimiranza del Prof. don Domenico Calarco che intravide nell’insegnamento delle lingue straniere uno strumento concreto per consentire all’Italia di entrare in contatto con il resto del mondo.
Ricerca
- Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno
L’attività di ricerca si sviluppa su diversi fronti in collaborazione con altre istituzioni del settore (Università, Istituto Superiore di Sanità, Istituti di Ricerca nazionali ed internazionali ed Enti Parco) e dà origine ad un’ampia produzione scientifica nei settori della sanità animale, dell’igiene degli alimenti e della tutela ambientale.
Piazze
- Piazza Matteotti
- Piazza Colleggiata
- Piazza Le tre fontane
- Piazza Mercato
- Piazza dei Marinai
- Piazza la Rotonda
- Piazzetta Dante Alighieri
- Piazza Umberto I (situata in località Villa san Giuseppe)
- Piazza Don Italo Calabrò (situata in località Arghillà)
- Piazza Chiesa nuova (situata in località Rosalì)
- Piazza Municipio (situata in località Salice)
Statue e monumenti commemorativi
- Monumento ai marinai caduti in mare
Costruito nel 2000, opera dello scultore Gennaro Carresi.
- Monumento ai caduti
Costruito nel 1937, il monumento è formato da un basamento quadrangolare dove poggia il piedistallo con iscrizione dei nomi dei caduti della prima guerra mondiale; in alto vi è l’aquila con le ali spiegate, mentre a sinistra vi è la figura allegoria della vittoria. Situato in Piazza Matteotti Catona.
- Monumento ai caduti
Situato in loc Rosalí
- Monumento Dante Alighieri
- Monumento San Franceso di Paola
Monumento di notevoli dimensioni (circa 15m) ad opera di ”G. Polimeni”.
- Busto dott. Walter Flesca
Situato sul lungomare, realizzato dallo scultore Rosario La Seta
- Fontana monumentale
Situata a Villa san Giuseppe e costruita nel 1875.
Vie Principali
- Via Nazionale
- Via Mercato
- Via Antonio Scopelliti
- Via Risorgimento
- Lungomare “Enzo Laganà”
- Via Consortile
- Via Figurella
- Via dei Monti
- Via Emilia
- Via Modenelle
Architetture civili pubbliche e private
- Palazzo Spinelli
- Palazzo Ranieri
- Palazzo del Municipio
- Centro Servizi Culturali
Il centro possiede un archivio storico-fotografico. Inoltre vi comprende la Biblioteca Comunale, fornita di 20.000 volumi.
- Lido dello Stretto
Nato nel 1959, sulla spiaggia ci sono aree ludiche attrezzate per bambini,due campi di Beach Volley, spazi per animazione e giochi, servizi igienici e docce distribuite nelle varie aree.Allinterno della struttura si trovano un bar-gelateria, un fast-food,una sala da ballo per serate di tutti i tipi.
- Regent Hotel
La struttura si affaccia sulla Riviera della Fata Morgana. All ‘interno vi è un Ristorante,uno Spazio Congressi, una Sala Ricevimenti. Dal bordo della piscina, passando dal limoneto del Ristorante “Green Lemon” lungo un percorso immerso nel verde, si arriva alla spiaggia privata ed al Ristorante/Pizzeria che si affaccia sul paesaggio dello Stretto di Messina, dove poter ammirare i Monti Peloritani, Capo Taormina e l’Etna.
- Antico Mulino
Teatri
- Arena “Alberto Neri”
Nata negli anni 1990, struttura in grado di accogliere oltre 1 200 spettatori. Qui si svolge la manifestazione teatrale Catonateatro.
Impianti Sportivi
- Stadio “Pietro Reitano”
Campo di calcio, fornito di spogliatoio e parcheggio privato. È presente, inoltre, un campo di pallacanestro all’aperto e una tribuna con una capienza di 200 spettatori.
- Palloncino