Cos’è?

Agesci è l’acronimo di: “Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani”, nasce nel 1974, come iniziativa educativa, dall’unificazione di due preesistenti associazioni, l’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani), maschile, e l’AGI (Associazione Guide Italiane), femminile. Nell’azione educativa l’Associazione realizza il suo impegno politico, al di fuori di ogni legame o influenza di partito, tenendo conto dell’operato degli altri ambienti educativi. È un’associazione giovanile che ha lo scopo di aiutare la formazione della persona secondo i principi dello scoutismo.

 

Com’è organizzata?

L’Agesci si divide in gruppi.

Il gruppo è fondamentale perché è, più di ogni altra cosa, il mezzo di contatto con i ragazzi. Esso è composto dai capi, i quali formano la Comunità Capi la cui azione è quella di educare i ragazzi.

I ragazzi vengono suddivisi, in base alle fasce di età, in Branche:

– lupetti e coccinelle= dagli 8 ai 12 anni

– esploratori e guide= dai 12 ai 16 anni

– rover e scolte= dai 16 ai 21 anni

Le branche, o unità, sono il cuore pulsante delle attività educative e sono:

– BRANCO = Per i lupetti

– REPARTO= Per gli esploratori e le guide

– CLAN = Per rover e scolte.

 

Proposta educativa

Lo scoutismo, e quindi la proposta educativa, si basa sui principi fondamentali si trovano nell’opera di Baden-Powell, sono attualizzati nello Statuto e nel Patto associativo e tradotti in un modello educativo maturato progressivamente nell’esperienza dei capi. Essi sono perseguiti nelle varie branche in maniera adeguata all’età, rispettando i tempi di crescita dei singoli e della comunità. Ad essi fanno riferimento i progetti educativi dei gruppi e le attività delle unità. Lo stile con il quale si svolgono le attività è quello dell’imparare facendo, dando così primato all’esperienza. Tutte le attività sono realizzate nella semplicità e nell’essenzialità sia per una concreta educazione a queste virtù, sia per favorire la partecipazione alle attività ad ogni ragazzo e ragazza, indipendentemente dalle condizioni economiche.

 

Il giglio

Il giglio, simbolo di purezza, è l’emblema internazionale dello scoutismo.

I tre petali del giglio rappresentano i tre punti della promessa scout:

  • Compiere il proprio dovere verso Dio e il Paese,
  • aiutare gli altri in ogni circostanza
  • osservare la legge scout.

Il trifoglio è il simbolo mondiale del guidismo. Il suo colore dorato sullo sfondo blu ricorda il sole che splende su tutte le ragazze del mondo, mentre le tre foglioline corrispondono ai tre impegni della promessa.

Le due piccole stelle rappresentano la verità e la conoscenza le cui dieci punte rappresentano i dieci articoli della Legge scout, oppure, in una visione più romantica, possono essere interpretate come gli occhi del lupetto.

Il nodo piano rappresenta la forza dello scautismo mondiale, ricordando di compiere sempre una Buona Azione.

La corda rappresenta l’unità degli scout nel mondo, e l’anello che tiene insieme i petali rappresenta il legame di fratellanza fra gli scout.

 

IL NOSTRO GRUPPO

Viene fondato il 14 Aprile 1956, da Timpano, Carrozza, Manganaro, Pericone e Tedesco. Successivamente, nel 1996, viene chiuso per circa sette anni e riaperto nel 2003. I colori del fazzolettone di gruppo sono il giallo e il blu scelti per ricordare il Sole e il mare i quali possono essere osservati mentre si uniscono alla sera dalla baia naturale che è Catona.

Le branche

Il nostro gruppo è formato da tre branche. I nomi di queste sono tutti e tre collegati al mare:

 

  • Il branco si chiama “il Tirone” per ricordare le corde che i marinai lanciavano al rientro in porto per avvicinare le navi al molo, l’immagine evocata fa comprendere come il branco, essendo la prima tappa del cammino scout, è necessaria per avvicinare i bambini a questo “mondo” e stile di vita.

 

  • Il reparto si chiama “Porto Catene” per ricordare l’antica presenza del porto sulla costa di Catona. L’immagine evocata ricorda quanto il gruppo sia “un porto sicuro” per i ragazzi che affrontano gli anni del cambiamento.

 

  • Il Clan si chiama “Destino” per ricordare i marinai che dopo aver lasciato la terra ferma speravano che il loro destino li riportasse sani e salvi a casa. L’immagine evoca nel pieno lo spirito del rover e della scolta che potranno ritrovare sempre, nello scoutismo, la casa in cui tornare anche quando si sentiranno sopraffatti dalle scelte dell’uomo, o donna, della partenza.

La sede

Attualmente la nostra sede si trova in Via Antonio Spinelli sopra la stazione di Catona. All’interno è suddivisa in diverse stanze:

– la tana del Branco

– la sede di Reparto

– la stanza del Clan

– la stanza della Comunità capi

 

Branco

La branca Lupetti e Coccinelle si rivolge ai bambini e alle bambine di età compresa tra gli 8 e gli 11/12 anni. I santi patroni sono San Francesco e Santa Chiara. Il gioco è l’elemento centrale della metodologia della branca. Attraverso di esso i bambini scoprono nuove capacità in sé stessi, si esprimono e comunicano con gli altri, con creatività e fantasia.

Lo spirito di gioia e di “famiglia felice” unisce bambini e adulti, in una vita a contatto con la natura di cui imparano a conoscere e a scoprire le bellezze e le ricchezze, dono di Dio; in una comunità dove i bambini vengono educati ad avere rispetto della natura e del prossimo; in un impegno a giocare con gli altri facendo sempre del “proprio meglio”.

La Giungla è l’ambiente fantastico della branca dei lupetti. I capi non sono chiamati con i propri nomi ma con quelli dei personaggi del libro “Le Storie di Mowgli” attraverso il quale si trasmettono i valori dello scoutismo. I nomi principalmente utilizzati sono:

Akela, Bagheera, Mamma Raksha, Kaa e Baloo.

Le cacce sono delle uscite che durano tutto un pomeriggio o una mattina, coinvolgono i bambini in un’attività più lunga rispetto alle solite riunioni; e permettono di vivere dei momenti tutti insieme ed all’aria aperta. Ad ogni caccia viene raccontato un brano tratto dal libro della giungla, attorno al quale ruotano tutte le attività svolte. Le cacce più importanti sono: “i fratelli di mowgli”, “la caccia di Kaa”, “il fiore rosso”, “la tigre la tigre” (unica caccia ad avere il pernottamento), “i cani rossi” e “la corsa di primavera “che può essere ascoltata soltanto dal CDA.

Le Vacanze di Branco sono il momento più intenso dell’anno, la sintesi del lavoro svolto e l’occasione per stimolare nei bambini il desiderio di fare meglio.

Solitamente della durata di una settimana, permettono ai bambini di sperimentare l’autonomia dalla famiglia e la vita comunitaria.

Il totem è il simbolo del branco, trae origine dai totem degli indiani d’America e come questi, è costituito da un palo con sopra una testa di animale. Essendo il lupo simbolo del branco, sopra il lungo palo, va posta un’icona di lupo. Ogni branco deve possedere un totem, curarlo e rispettarlo.

Il consiglio degli anziani comprende i lupetti e le lupette dell’ultimo anno e ha lo scopo di offrire esperienze più vicine alle loro esigenze, vissute con gli strumenti e lo stile della Branca. Il CDA decide insieme l’attività specifica che realizzerà, anche attraverso incarichi e responsabilità concreti e personali, nel progressivo impegno comune verso il branco e la realtà esterna. Si riunisce con continuità, curando che tali incontri non si sovrappongano alle altre attività del branco.

La progressione personale del bambino e della bambina inizia fin dal primo momento di ingresso in branco. I capi rivolgeranno particolare cura ai sogni e agli interessi di ciascun bambino, stimolando con opportune proposte, sia individuali che di unità, la valorizzazione delle capacità di ognuno.

Il lupetto, vivendo in branco i tre momenti della progressione personale, assumerà per ciascuno di essi “Prede” (che si conquistano durante la stagione di caccia) e impegni concreti ed individuali che caratterizzeranno la propria pista e sentiero personale.

Attraverso essi, i bambini si rendono autentici e consapevoli protagonisti della propria formazione.

 

Reparto

La branca Esploratori e Guide si rivolge ai ragazzi ed alle ragazze di età compresa tra gli 11/12 ed i 16 anni

I ragazzi e le ragazze si riuniscono in unità chiamate “Reparto”.

L’entità fondamentale della branca E/G è la Squadriglia, un piccolo gruppo che in autonomia decide cosa vuole fare durante l’anno.

Formata da ragazzi di tutte le età, permette al piccolo di imparare dal grande e al grande di mettersi in gioco essendo responsabile del piccolo. Tutte le squadriglie hanno a disposizione delle riunioni organizzate autonomamente dai ragazzi, nelle quali possono: progettare imprese, organizzare attività per campi o riunioni, sistemare materiali, trapassare nozioni o semplicemente passare del tempo assieme per conoscersi meglio. Ogni Squadriglia ha un Capo, solitamente il più grande, che “tiene le redini del gruppo” ed è di esempio per gli altri. Ad aiutarlo ha un vice, idealmente scelto con progettualità quale futuro capo della Squadriglia.

All’interno della Squadriglia ogni ragazzo ha un incarico, una piccola responsabilità da portare avanti durante l’anno.

La Squadriglia fa imprese, uscite, riunioni e prende specialità, imparando a camminare da sola e a confrontarsi col grande gruppo del Reparto.

Strumento fondamentale di comunicazione tra le Squadriglie è il Consiglio Capi.

La vita di Reparto è progettata dal Consiglio Capi: Capi Squadriglia e Capi Reparto che co-gestiscono il Reparto.

Il Consiglio Capi progetta e verifica le riunioni ed è il momento nel quale i capi squadriglia si danno consigli a vicenda sulla gestione della s.q., analizza la progressione personale di ogni E/G e permette ai Capi Reparto di cogliere le esigenze dei ragazzi.

L’Alta squadriglia è l’ambiente educativo offerto ai/alle ragazzi/e più grandi del Reparto per rispondere meglio alle esigenze cambiate nel passaggio dalla preadolescenza all’adolescenza. Lo stile e il clima dell’impresa che si vive in Alta squadriglia si propone pertanto di aiutare i ragazzi e le ragazze ad affrontare la ricerca della loro nuova identità nel rapporto con sé stessi, con i coetanei, con gli adulti e non ha compiti di gestione del Reparto.

In questo momento di cambiamento del ragazzo e della ragazza, è importante che il capo approfondisca il dialogo con loro, per poterli aiutare maggiormente nella loro crescita. L’Alta squadriglia svolge le attività in momenti diversi e indipendenti dalla vita del Reparto.

È importante che l’attività non si sovrapponga a quella di Reparto, e che l’impegno dei più grandi non vada a discapito di quello svolto in Reparto e in squadriglia.

La fiamma è il simbolo del reparto. È costituita da un palo con attaccato un triangolo di stoffa dei colori del gruppo con al centro l’emblema dell’associazione. È il simbolo della storia del reparto e della sua comunità.

Lo scouting trova la sua attuazione, per la branca esploratori e guide, nello strumento dell’Impresa, cardine della vita di reparto e luogo privilegiato dove vivere l’avventura, i ragazzi ideano, progettano, realizzano e verificano tutto quello che fanno. Attraverso le imprese i ragazzi imparano a collaborare, a progettare, a progettarsi e familiarizzano con la natura.

È impresa tutto ciò che i ragazzi sognano di fare tra cui i campi. Durante l’anno se ne svolgono tre e sono:

  • Il campo invernale, appunto svolto nei periodi invernali dell’anno ha la durata di tre giorni ed è molto importante perché è qui dove i ragazzi del nostro gruppo partecipano alla “Veglia d’armi” e recitano la promessa, dopo le quali entrano ufficialmente a far parte della vita di reparto.
  • Il campo San Giorgio, solitamente svolto durante il mese di aprile ed è il campo dedicato appunto al Santo patrono della Branca e del quale si rivivono con diverse attività le imprese, dura tre giorni come il campo invernale ma la differenza è che il pernottamento avviene in tenda. Solitamente questo campo si svolge insieme ad altri gruppi per fare in modo che i ragazzi socializzino tra loro, sempre ricordando la nostra legge che ci insegna ad essere amici di tutti e fratelli di ogni altro scout.
  • Il campo estivo, il più importante fra i campi sopra citati poiché è quello dove si raccolgono i frutti di ciò che si è imparato durante l’anno, che si svolge durante i mesi estivi e dura solitamente una settimana. Dove si trascorrono le giornate seguendo un tema precedentemente scelto, nello spirito dell’avventura e nella competitività leale.

In Reparto tutto viene fatto con uno stile che sfrutta la voglia di avventura che i ragazzi hanno, ponendo attenzione su aspetti come:

  • La vita all’aperto;
  • Il gioco;
  • La vita di gruppo;
  • L’essenzialità;
  • Il servizio;
  • L’abilità manuale;
  • L’osservazione e la deduzione.

Il Sentiero rappresenta la Progressione Personale di ogni ragazzo, inizia con l’ingresso in Reparto e scandisce l’intero percorso di crescita di ogni ragazzo/a; per ciascuno/a rappresenta il cammino verso la scoperta della propria vocazione.

L’E/G cammina lungo il proprio Sentiero, avendo come riferimento la Legge, la Promessa, il Motto e la proposta delle singole Tappe.

Per essere meglio visualizzato dal ragazzo, il sentiero viene diviso in tre tappe: Scoperta, Competenza, Responsabilità.

Il Sentiero di ogni ragazzo viene seguito dal Consiglio Capi e verificato dal Consiglio della Legge, l’assemblea di tutti gli esploratori e le guide del Reparto, assieme ai capi.

Il Clan

La branca Rover e Scolte si rivolge ai giovani e alle giovani di età compresa tra i 16 ed i 20/21 anni e si propone di favorire la crescita di ciascuno nell’impegno dell’autoeducazione, nella disponibilità al servizio del prossimo, nello sforzo di maturare delle scelte per la vita. I santi patroni sono San Paolo e Santa Caterina.

La comunità RS è formata da:

  • Noviziato: periodo di proposta e preparazione a scelte di vita autonome e responsabili attraverso le esperienze tipiche del roverismo e dello scoltismo.
  • Clan/Fuoco: gruppo nel quale si rendono concrete le scelte di servizio e comunità nello stile della strada.

Il simbolo del clan è la forcola che consiste in un bastone di legno a forma di Y. È stato scelto direttamente da B.P. per rappresentare la possibilità di scelta e il riuscire a prendere saggiamente il cammino corretto nella “strada della vita”.

La Strada, la Comunità e il Servizio sono i perni attorno ai quali ruota il metodo di questa branca e sono collegati tra di loro dalla fede. Attraverso la comunità ragazzi e ragazze vengono aiutati a scoprire la propria vocazione, a conoscere la realtà che li circonda e ad agire su di essa, arrivando a essere cittadini attivi della società. Servire è il motto della Branca.

La Partenza è ultimo atto che un ragazzo compie quando arriva alla fine del suo percorso scout. Si svolge con una cerimonia a cui partecipa tutto il clan insieme alla comunità capi, alla fine della quale il rover in partenza legge davanti alla comunità la “lettera della partenza” in cui spiega il significato delle sue scelte. Successivamente lascia fisicamente la propria comunità e parte per l’ultimo hike, l’ultimo tratto di strada in stile scout.

La carta di clan è l’identità del clan. Si tratta di un documento realizzato dai rover e dalle scolte in cui sono presenti i principi e i valori della comunità di clan. Ogni comunità può personalizzare la carta in base alle proprie tradizioni ed esperienze. Ogni qualvolta la comunità si rigenera viene modificata e arricchita con in nuovi momenti vissuti. La firma della carta di clan è l’atto con il quale i ragazzi scelgono consapevolmente di aderire ai valori della carta e quindi della comunità, viene effettuata dai rover e dalle scolte all’incirca dopo un anno dall’ascesa in clan, momento in cui i novizi sono chiamati a scegliere se salire o meno in clan. Decidendo di salire i ragazzi manifestano la loro adesione agli ideali dello scoltismo e del roverismo, impegnandosi ad esserne sempre testimoni.

La veglia r/s è lo strumento con cui il clan rende partecipe la comunità del proprio cammino. Durante la veglia utilizzando tecniche di diverso tipo (soprattutto animative) i ragazzi raccontano il proprio percorso e le proprie considerazioni.

La progressione personale in Branca R/S favorisce l’interiorizzazione dell’approccio alla vita attraverso lo stile della progettualità e delle relazioni. In questo modo i giovani e le giovani imparano a leggere consapevolmente la realtà in cui vivono per esserne protagonisti coraggiosi.

Questa presa di coscienza si trasforma progressivamente nella capacità di verificare e progettare il proprio percorso di crescita e di concretizzarlo orientando le proprie scelte e le proprie azioni, attraverso una consapevole programmazione del proprio tempo.

La progressione personale si articola nei tre momenti che in Branca R/S prendono il nome di Passi di scoperta, Passi di competenza e Passi di responsabilità.

I giovani e le giovani vengono aiutati a identificare, leggere ed esprimere le loro potenzialità, sviluppando tutte le loro capacità fisiche, psichiche, intellettuali e spirituali, anche attraverso la presenza e la testimonianza del Capo.

 

Recapiti telefonici

3466668372: Alberto Pizzonia

3273027695: Martina Araniti

3209005300: Ilaria Attisano